Ernesto Ortis (decano dei giudici arbitri delle regate comunali) e Renato Fabris domenica porteranno sulla prua della loro mascareta parte dei resti della veneta2, la iole che un taxi acqueo ha sfasciato, mettendo a repentaglio la vita dei due stessi vogatori:
“Vuole essere un monito, un simbolo della Vogalonga - ha detto Ortis - per far vedere e toccare con mano cosa sia il moto ondoso e quanto grande divenga invece il bisogno dei veneziani di percorrere a remi la loro laguna»”.
Vogalonga, per bocca di Lalo Rosa Salva, è proprio questo, sin dalla prima edizione del 1974, trent'anni fa: «Un atto d'amore per Venezia e l'acqua che la circonda, per la sua laguna e le sue isole; diffonde la conoscenza e ed il consapevole rispetto della natura e della cultura della città».
Fervono le ultime iscrizioni, che gli organizzatori auspicano superare il numero di seimila, con più di 1600 imbarcazioni in acqua, pronte domani mattina alla partenza.
Anche quest'anno ci saranno molti stranieri, giunti dalle parti più vicine o più disparate del mondo. Particolari le due bissone a 8 remi del Montpellier Assassini Club, composte da equipaggi misti, italo/francesi.
I transalpini vengono dalla Camargue, dove tra i fenicotteri rosa si voga alla veneta. Quest'anno il club porterà a prua Paolo Coppini, l'uomo che ha recato sull'Everest, nel 2008, un bonsai di ulivo. Ora la pianta sta facendo il giro del mondo, come simbolo di pace.
Grande festa, quindi, ma anche impegnativa organizzazione, per garantire la regolarità del percorso e soprattutto l'incolumità dei vogatori.
Ecco le associazioni dei cronometristi, Motonautica Venezia, Radioamatori italiani; la guardia costiera ausiliaria, la protezione civile ed i sub della Rari Nantes e del Sub San Marco.
Oltre al poster che ritrae il collage dei manifesti delle 34 precedenti edizioni, i partecipanti riceveranno la maglietta, il diploma e la medaglia ricordo. Quest'anno, per celebrare i 35 anni, chi ha partecipato a tutte le edizioni avrà in dono un cofanetto con tutti i manifesti della Vogalonga. Come sempre, fra coloro che giungeranno regolarmente all'arrivo, verranno estratti 2 mascarete, 4 coppie di remi e di forcole, ed un kajak.
Lungo il percorso sono previsti punti di ristoro a Mazorbo e a Rialto.
«La Vogalonga non è una manifestazione competitiva - ha concluso Rosa Salva - ma comprende storia del luogo, tradizione e dimensione internazionale, unendo appassionati di voga di tutto il mondo. Speriamo che il tempo ci assista: dalle previsioni pare tutto bene, sole e qualche nuvola nel pomeriggio. Mi auguro non ci sia vento, fastidioso per le imbarcazioni più leggere».
Tullio Cardona
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